Una casa unifamiliare indipendente rimane il più grande sogno abitativo delle cittadine e dei cittadini in Svizzera, come dimostra l’attuale studio sull’abitazione ideale condotto da Helvetia. Oltre la metà di tutti i locatari vorrebbe acquistare una proprietà d’abitazioni, se necessario, anche con acconto della quota ereditaria.

Dal 2000 i prezzi delle abitazioni di proprietà sono praticamente raddoppiati: leggermente di più per gli appartamenti e poco meno per le case unifamiliari. Un problema per molte persone alla ricerca di un
immobile, perché i salari non sono cresciuti della stessa misura. Pertanto, spesso l’ultima ratio per realizzare comunque il sogno della proprietà abitativa è ricorrere all’acconto della quota ereditaria.

Cautela con gli immobili ereditati in precedenza

In caso di pagamento in contanti, l’acconto della quota ereditaria può causare problemi finanziari al donatore, tanto più che con le donazioni in vita spesso si estingue anche il diritto alle prestazioni complementari. Nel caso di immobili ereditati in precedenza, invece, il beneficiario può trovarsi in difficoltà
finanziarie: in caso di decesso del disponente, i coeredi vanno compensati. Salvo accordi contrari, fa testo l’attuale valore di mercato dell’immobile al momento della successione, in alcuni casi una cifra notevolmente più elevata rispetto al valore di allora.

Accordi contrattuali imprescindibili

Per evitare questo problema, analogamente alle donazioni in contanti è possibile stabilire contrattualmente il cosiddetto principio del valore nominale: si compensa quindi l’importo originariamente ereditato in precedenza. Di conseguenza, le oscillazioni di valore sono irrilevanti, anche qualora il valore dell’immobile sia diminuito. Chi preleva in anticipo più della propria quota ereditaria effettiva, al decesso del disponente è tenuto a rimborsare la differenza. Tuttavia, anche questa disposizione può essere aggirata a livello
contrattuale.

Conclusione

In generale vale quanto segue: prima di prelevare in anticipo una quota dell’eredità, occorre riflettere su tutte le conseguenze e stabilire contrattualmente se e in quale misura un erede debba compensare il vantaggio patrimoniale. Infatti, oltre all’acconto della quota ereditaria, obbligatoriamente da compensare,
esiste anche la possibilità di effettuare una donazione, da non computare all’eredità. Soltanto il diritto alla legittima deve essere rispettato, nella misura in cui gli ulteriori eredi non rinuncino volontariamente alla propria quota.

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