Per costruire una casa ci si è affidati per lungo tempo alla tecnica tradizionale. Ora le novità in questo settore si avvicendano con una velocità sorprendente. Le case della stampante in 3D appartengono già al passato. L’EMPA e l’ETH fanno un passo oltre e hanno creato per la prima volta a livello mondiale un robot come muratore.

"In Situ Fabricator": ecco come si chiama il robot che dal 2017 al 2019 ha costruito una palazzina a tre piani
a Dübendorf sotto la direzione dell’EMPA, Swiss Federal Laboratories for Materials Science and Technology, e del PF di Zurigo. Il nome dell’edificio è DFAB HOUSE ovvero “la casa a fabbricazione digitale”. I ricercatori hanno così messo in pratica diverse nuove tecnologie create in laboratorio.

Il robot Bob risparmia sul materiale

Il robot è in grado di saldare in piena autonomia diversi pezzi di acciaio e li trasforma in una grata arcuata che sarà poi riempita con un calcestruzzo speciale, arricchito da fibre e grumi. In questo modo il calcestruzzo aderisce perfettamente alla grata senza bisogno di un rivestimento. Il robot non è più veloce ma risparmia materiale e permette la realizzazione di molte più forme nella costruzione, riferisce il PF di Zurigo. La varietà di forme sarebbe simile a quella delle stampanti 3D. Al computer è possibile realizzare qualsiasi forma immaginabile e quindi caricarla nel robot che si occupa poi di trasformare il modello digitale in grata d’acciaio. Pertanto, il materiale per il rivestimento viene risparmiato ed è possibile calcolare le forme in modo tale che venga impiegato solo un minimo di materiale costruttivo.

Il robot che realizza grate non è l’unica tecnologia digitale che viene impiegata. Anche i solai vengono creati con la stampante 3D. Gli elementi in legno del piano superiore vengono creati nel laboratorio del futuro con un robot addetto al montaggio che pende dal solaio.  

Costruire una casa senza muratori?

Non si deve temere che i muratori siano sostituiti completamente dai robot nella costruzione delle case. “In Situ Fabricator” è un prototipo e non sarà costruito in serie. Almeno non per ora! È chiaro invece che i robot in futuro si faranno carico di diverse funzioni nella costruzione delle case. In quale misura l’uomo sarà sostituito dal robot Bob, «è difficile da prevedere, come sempre quando avviene una rivoluzione
tecnologica», afferma Prof. Matthias Kohler che ricopre la cattedra di Architecture and Digital Fabrication al PF di Zurigo. Ciò che si richiede non è più la forza dei muscoli ma bensì «altre capacità dell’uomo come la creatività e l’improvvisazione».

Al momento sono ancora tanti i lavori che devono essere fatti dai muratori. Ma i ricercatori progettano di far svolgere lavori come versare il calcestruzzo o dare l’intonaco alle pareti ai robot. Tra 3-5 anni il settore edile punterà per la prefabbricazione di grandi elementi costruttivi sui robot, a quanto sostiene il PF di Zurigo. I robot saranno effettivamente impiegati nei cantieri solo tra 10-15 anni.

Programma di ricerca pluriennale

La casa a fabbricazione digitale è il risultato della prima fase di un programma di ricerca del PF di Zurigo che si è protratto per un totale di 12 anni. I 200 m2 della prima casa al mondo a essere costruita completamente da robot e da stampanti in 3D funge ora da sistemazione per i ricercatori. Va da sé che la DFAB HOUSE ha tutti gli optional di ultimissima generazione di una smart home.

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